Le malattie della pelle legate a sovrappeso e obesità
Psoriasi innanzitutto, ma anche acrocordoni, cheratosi follicolare,
smagliature, intertrigine: sono tante le patologie della pelle legate
e peggiorate da una condizione di sovrappeso e obesità.
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È noto che sovrappeso e obesità siano condizioni in aumento ovunque
nel mondo, ma si parla ancora poco dell’impatto che una patologia
cronica come l’obesità può avere su altri organi, come, per esempio,
la cute. Eppure gli studiosi da tempo indagano, in particolare,
sull’associazione tra obesità e condizioni dermatologiche, cercando di
capire il nesso che le lega, perché sicuramente un collegamento c’è,
in base a quanto emerso da diverse ricerche scientifiche.
Secondo gli studi degli ultimi anni, infatti, l’obesità impatta
sulla fisiologiadella pelle e sulle malattie cutanee,
con manifestazioni visibili che possono interessare quest’organo, il
più grande del corpo umano e la prima barriera che ci difende dalle
aggressioni esterne. Parliamo di psoriasi, per esempio, cheratosi
follicolare, acrocordoni, acanthosis nigricans, striae (o
smagliature), ma anche insufficienza venosa, ipercheratosi, cellulite,
dermatite atopica e infezioni cutanee, patologie dermatologiche legate
ai fisiologici cambiamenti causati dall’obesità, ma anche aggravati da
questa condizione.
Il collegamento con la psoriasi
I dermatologi, in particolare, hanno indagato il nesso tra eccesso di
peso e psoriasi, forse perché, tra le malattie cutanee, è quella con
un maggiore impatto sulla qualità di vita di chi ne soffre. La
psoriasi è una patologia infiammatoria cronica ma anche
sistemica, perché può coinvolgere altri organi oltre alla cute. Nasce
da un disordine del sistema immunitario, può interessare solo una
parte della superficie cutanea oppure ampie aree del corpo e con
livelli di gravità differenti. Generalmente alterna fasi di remissione
a fasi acute di peggioramento, con un’evoluzione che è, perciò, spesso
imprevedibile e fuori dal controllo del paziente. Le cause sono sia
genetiche, sia legate ad alcuni fattori scatenanti, che giocano un
ruolo sia nella prima comparsa delle “chiazze” pruriginose e della
desquamazione sulla pelle, sia nel loro andamento successivo.
Con l’obesità questa patologia dermatologica condivide innanzitutto
l’impatto sulla qualità di vita di chi ne è affetto: la
psoriasi è, infatti, soggetta a stigma e a disinformazione proprio
come sovrappeso e obesità.
Nelle forme di psoriasi più gravi, da moderata a grave, si è, in
particolare, rilevata un’associazione con l’obesità: secondo gli studi
scientifici, a un indice di massa corporea più elevato corrisponde un
rischio e un’incidenza maggiore di psoriasi.
Si è anche osservato che a una riduzione dell’ IMC (Indice di
Massa Corporea, ovvero un valore che viene calcolato utilizzando peso
e altezza) in pazienti affetti da psoriasi corrisponde un
miglioramento di questa malattia, con una riduzione del punteggio Pasi
(Psoriasis Ares Severity Index), che è l’indice autoassegnato dai
malati alla gravità della loro psoriasi.
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Come l’obesità, la psoriasi è una malattia cronica visibile soggetta
a stigma e a disinformazione, con ripercussioni psicologiche e sociali
talvolta anche molto pesanti per chi si trova ad affrontarla ogni giorno.
Un’altra manifestazione cutanea che sembra avere un legame con
sovrappeso e obesità è l’acrocordone, noto anche con altri nomi
(fibromi penduli o, più comunemente, porri): si tratta di piccolissime
escrescenze assolutamente benigne e non contagiose, che crescono fino
a pendolare all’esterno. Gli acrocordoni compaiono generalmente su
palpebre superiori, collo e mento e più raramente su altre parti del
corpo, ma maggiormente in aree soggette a sfregamento, e sono spesso
associati all’obesità. Si è, inoltre, evidenziato che gli acrocordoni
possono anche essere manifestazioni dermatologiche di sindrome
metabolica, di insulino-resistenza o prediabete,
anticamere del diabete. Anche l'acanthosis nigricans, ovvero un
imbrunimento dovuto a un aumento della pigmentazione che si manifesta
solitamente alla base del collo, è un’alterazione cutanea dovuta a
cause simili. Per questo consigliamo a chi riscontri su se stesso
queste manifestazioni di non trascurare il problema, ma di parlarne
con il proprio medico, valutando l’opportunità di un’approfondita
visita dermatologica.
Anche la cheratosi pilare (o follicolare) è una patologia
dermatologica con cui è difficile convivere, perché inestetica:
l’accumulo di cheratina all’interno dei follicoli piliferi provoca,
infatti, ispessimento cutaneo e l’insorgenza di papule puntiformi
bianche o rosse, che nei casi più gravi sono molto evidenti anche a
occhio nudo. La cheratosi pilare rossa si associa spesso ad altre
patologie, come ipotiroidismo, diabete mellito e, ancora, obesità.
L’intertrigine, invece, è una condizione caratterizzata da
irritazione. Si associa spesso ad arrossamento, prurito e cattivo
odore ed è causata dal sovrapporsi degli strati cutanei e alla
macerazione della pelle dovuta a umidità eccessiva in aree in cui due
superfici cutanee si strofinano. Ciò può favorire infezioni da
lieviti, funghi o batteri. Le zone più comunemente colpite sono quelle
al di sotto del seno, le ascelle, le pieghe di tessuto adiposo
dell’addome (nelle forme più gravi di obesità può formare un
"grembiule" che viene chiamato addome a grembiule),
dell’inguine e delle natiche, i solchi tra le dita dei piedi. Per
prevenire questa fastidiosa condizione si raccomanda l’utilizzo di
biancheria di cotone e di mantenere adeguatamente asciutte le zone a
rischio dopo la sudorazione o l’igiene personale. Attenzione! Non
tutti i prodotti per l’igiene sono adatti e potrebbero peggiorare la
situazione. Meglio rivolgersi per un consiglio al proprio medico od al
dermatologo, soprattutto se sono presenti sintomi.
Per una questione legata all’aumento della massa corporea, non è poi
raro che insieme a sovrappeso e obesità possano comparire le striae
rubrae, più comunemente conosciute come smagliature rosse. Le
smagliature in questa fase, cioè quando sono di colore rossastro o
violaceo e non ancora bianche (le più difficili da trattare), possono
essere efficacemente curate, ma è sempre bene parlare di questa
problematica e di tutte le altre possibili patologie dermatologiche
con il proprio medico, in modo da individuare la strategia migliore
per il caso specifico. Non a caso spesso nel team di
specialisti che trattano sovrappeso e obesità è incluso anche il
dermatologo, a cui spetta il trattamento delle possibili malattie che
possono insorgere a carico della pelle.
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Non è raro soffrire di problematiche dermatologiche legate al
sovrappeso e all’obesità. Appena insorgono, è bene parlarne con il
medico per valutare la necessità di un consulto specialistico in merito.
Se soffri di qualche patologia della pelle rivolgiti prontamente al
medico: saprà indicarti come trattarla o rimandarti al dermatologo
per una visita specialistica.
Per approfondire
G.Yosipovitch, A.DeVore, A.Down, “Obesity and the skin: skin
physiology and skin manifestations of obesity”, Journal of the
American Academy of Dermatology, 2007 Jun;56(6):901-16; quiz
917-20
N.Townsend, A.Scriven, “The health consequences of
obesity” in “Public health mini-guides: obesity”, 2014
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