Go to the page content

Le malattie della pelle legate a sovrappeso e obesità

Psoriasi innanzitutto, ma anche acrocordoni, cheratosi follicolare, smagliature, intertrigine: sono tante le patologie della pelle legate e peggiorate da una condizione di sovrappeso e obesità.

5 min. tempo di lettura
donna-finestra-mani-sui-fianchi

È noto che sovrappeso e obesità siano condizioni in aumento ovunque nel mondo, ma si parla ancora poco dell’impatto che una patologia cronica come l’obesità può avere su altri organi, come, per esempio, la cute. Eppure gli studiosi da tempo indagano, in particolare, sull’associazione tra obesità e condizioni dermatologiche, cercando di capire il nesso che le lega, perché sicuramente un collegamento c’è, in base a quanto emerso da diverse ricerche scientifiche.

Secondo gli studi degli ultimi anni, infatti, l’obesità impatta sulla fisiologia della pelle e sulle malattie cutanee, con manifestazioni visibili che possono interessare quest’organo, il più grande del corpo umano e la prima barriera che ci difende dalle aggressioni esterne. Parliamo di psoriasi, per esempio, cheratosi follicolare, acrocordoni, acanthosis nigricans, striae (o smagliature), ma anche insufficienza venosa, ipercheratosi, cellulite, dermatite atopica e infezioni cutanee, patologie dermatologiche legate ai fisiologici cambiamenti causati dall’obesità, ma anche aggravati da questa condizione.

Il collegamento con la psoriasi

I dermatologi, in particolare, hanno indagato il nesso tra eccesso di peso e psoriasi, forse perché, tra le malattie cutanee, è quella con un maggiore impatto sulla qualità di vita di chi ne soffre. La psoriasi è una patologia infiammatoria cronica ma anche sistemica, perché può coinvolgere altri organi oltre alla cute. Nasce da un disordine del sistema immunitario, può interessare solo una parte della superficie cutanea oppure ampie aree del corpo e con livelli di gravità differenti. Generalmente alterna fasi di remissione a fasi acute di peggioramento, con un’evoluzione che è, perciò, spesso imprevedibile e fuori dal controllo del paziente. Le cause sono sia genetiche, sia legate ad alcuni fattori scatenanti, che giocano un ruolo sia nella prima comparsa delle “chiazze” pruriginose e della desquamazione sulla pelle, sia nel loro andamento successivo.

Con l’obesità questa patologia dermatologica condivide innanzitutto l’impatto sulla qualità di vita di chi ne è affetto: la psoriasi è, infatti, soggetta a stigma e a disinformazione proprio come sovrappeso e obesità.

Nelle forme di psoriasi più gravi, da moderata a grave, si è, in particolare, rilevata un’associazione con l’obesità: secondo gli studi scientifici, a un indice di massa corporea più elevato corrisponde un rischio e un’incidenza maggiore di psoriasi.

Si è anche osservato che a una riduzione dell’ IMC (Indice di Massa Corporea, ovvero un valore che viene calcolato utilizzando peso e altezza) in pazienti affetti da psoriasi corrisponde un miglioramento di questa malattia, con una riduzione del punteggio Pasi (Psoriasis Ares Severity Index), che è l’indice autoassegnato dai malati alla gravità della loro psoriasi.

Come l’obesità, la psoriasi è una malattia cronica visibile soggetta a stigma e a disinformazione, con ripercussioni psicologiche e sociali talvolta anche molto pesanti per chi si trova ad affrontarla ogni giorno.

Altre patologie collegate

Un’altra manifestazione cutanea che sembra avere un legame con sovrappeso e obesità è l’acrocordone, noto anche con altri nomi (fibromi penduli o, più comunemente, porri): si tratta di piccolissime escrescenze assolutamente benigne e non contagiose, che crescono fino a pendolare all’esterno. Gli acrocordoni compaiono generalmente su palpebre superiori, collo e mento e più raramente su altre parti del corpo, ma maggiormente in aree soggette a sfregamento, e sono spesso associati all’obesità. Si è, inoltre, evidenziato che gli acrocordoni possono anche essere manifestazioni dermatologiche di sindrome metabolica, di insulino-resistenza o prediabete, anticamere del diabete. Anche l'acanthosis nigricans, ovvero un imbrunimento dovuto a un aumento della pigmentazione che si manifesta solitamente alla base del collo, è un’alterazione cutanea dovuta a cause simili. Per questo consigliamo a chi riscontri su se stesso queste manifestazioni di non trascurare il problema, ma di parlarne con il proprio medico, valutando l’opportunità di un’approfondita visita dermatologica.

 

Anche la cheratosi pilare (o follicolare) è una patologia dermatologica con cui è difficile convivere, perché inestetica: l’accumulo di cheratina all’interno dei follicoli piliferi provoca, infatti, ispessimento cutaneo e l’insorgenza di papule puntiformi bianche o rosse, che nei casi più gravi sono molto evidenti anche a occhio nudo. La cheratosi pilare rossa si associa spesso ad altre patologie, come ipotiroidismo, diabete mellito e, ancora, obesità.

L’intertrigine, invece, è una condizione caratterizzata da irritazione. Si associa spesso ad arrossamento, prurito e cattivo odore ed è causata dal sovrapporsi degli strati cutanei e alla macerazione della pelle dovuta a umidità eccessiva in aree in cui due superfici cutanee si strofinano. Ciò può favorire infezioni da lieviti, funghi o batteri. Le zone più comunemente colpite sono quelle al di sotto del seno, le ascelle, le pieghe di tessuto adiposo dell’addome (nelle forme più gravi di obesità può formare un "grembiule" che viene chiamato addome a grembiule), dell’inguine e delle natiche, i solchi tra le dita dei piedi. Per prevenire questa fastidiosa condizione si raccomanda l’utilizzo di biancheria di cotone e di mantenere adeguatamente asciutte le zone a rischio dopo la sudorazione o l’igiene personale. Attenzione! Non tutti i prodotti per l’igiene sono adatti e potrebbero peggiorare la situazione. Meglio rivolgersi per un consiglio al proprio medico od al dermatologo, soprattutto se sono presenti sintomi.

Per una questione legata all’aumento della massa corporea, non è poi raro che insieme a sovrappeso e obesità possano comparire le striae rubrae, più comunemente conosciute come smagliature rosse. Le smagliature in questa fase, cioè quando sono di colore rossastro o violaceo e non ancora bianche (le più difficili da trattare), possono essere efficacemente curate, ma è sempre bene parlare di questa problematica e di tutte le altre possibili patologie dermatologiche con il proprio medico, in modo da individuare la strategia migliore per il caso specifico. Non a caso spesso nel  team di specialisti che trattano sovrappeso e obesità è incluso anche il dermatologo, a cui spetta il trattamento delle possibili malattie che possono insorgere a carico della pelle.

Non è raro soffrire di problematiche dermatologiche legate al sovrappeso e all’obesità. Appena insorgono, è bene parlarne con il medico per valutare la necessità di un consulto specialistico in merito.

 

 

Se soffri di qualche patologia della pelle rivolgiti prontamente al medico: saprà indicarti come trattarla o rimandarti al dermatologo per una visita specialistica.

Per approfondire
  • G.Yosipovitch, A.DeVore, A.Down, “Obesity and the skin: skin physiology and skin manifestations of obesity”, Journal of the American Academy of Dermatology, 2007 Jun;56(6):901-16; quiz 917-20
  • N.Townsend, A.Scriven, “The health consequences of obesity” in “Public health mini-guides: obesity”, 2014

Articoli correlati