
Grasso viscerale: un rischio per la salute
Non tutto il grasso corporeo è ugualmente pericoloso per la salute. Il grasso a cui bisogna prestare maggiore attenzione è quello viscerale, localizzato a livello dell’addome.
Nell’uomo e nella donna ci sono elementi che li differenziano anche nel processo di accumulo di peso, e poi in quello di dimagrimento. Conoscerli può essere utile per studiare strategie di trattamento di sovrappeso e obesità più mirate.
Parlando di sovrappeso e obesità ci sono elementi che differenziano profondamente l’universo maschile da quello femminile e sui quali negli anni si sono concentrate le ricerche degli studiosi, interessati a capire come variano sia le dinamiche di accumulo di peso, sia quelle del dimagrimento, per riuscire a trovare, così, strategie sempre più mirate ed efficaci per aiutare chi voglia intraprendere un percorso di trattamento di sovrappeso e obesità, anche in considerazione del suo sesso.
Conoscere anche le peculiarità legate al nostro sesso può, infatti, aiutarci ad affrontare con maggior consapevolezza il nostro percorso di gestione e di mantenimento del peso: conoscendo le differenze dei processi nell’uomo e nella donna si potranno, per esempio, prevedere in anticipo gli ostacoli a cui andremo incontro e, insieme con il team di medici che ci affianca, individuare come superarli puntando sui nostri punti di forza, così da aumentare le chance di successo del nostro percorso di perdita o di mantenimento del peso.
La medicina di genere è quella branca che studia proprio le diversità biologiche e socio-culturali che caratterizzano uomini e donne e che svolgono un ruolo importante sia sul loro stato di salute o di malattia, sia sui diversi effetti delle terapie tra l’universo maschile e femminile.
Il genere gioca un ruolo fondamentale anche nella gestione e nel trattamento di sovrappeso e obesità: di questo sono certi gli studiosi, a partire dalla differente funzione e dalla deposizione del tessuto adiposo tra maschi e femmine. Gli uomini, per esempio, accumulano più grasso viscerale, con una disposizione androide; le donne, invece, accumulano più grasso sottocutaneo (“modello ginoide”), ma solo fino alla fase fisiologica della menopausa. Dopo questo momento, anche nella donna deposizione e accumulo di grasso si spostano in sede viscerale, che in entrambi i sessi porta a un più alto rischio di incorrere in patologie e problematiche cardio-metaboliche, ma anche in altre complicanze legate a sovrappeso e obesità.
Anche gli ormoni svolgono un ruolo determinante: negli
individui di sesso maschile in sovrappeso o con obesità, il
testosterone tende a diminuire con l’aumento del peso corporeo,
determinando tutta una serie di problematiche spesso legate allo
sviluppo nel bambino (criptorchidismo e ginecomastia) anche alla sfera
sessuale; negli individui di sesso femminile con obesità addominale,
invece, i valori di testosterone aumentano. Elevati livelli di
testosterone nelle donne possono avere conseguenze sfavorevoli sul
tono dell’umore e la funzione riproduttiva. Sebbene il testosterone
sia correlato in maniera positiva al mantenimento di una composizione
corporea sana e di una massa muscolare magra, questo ormone svolge
anche un ruolo importante nella deposizione del grasso in aree diverse
nel corpo maschile rispetto a quanto faccia nel corpo femminile.
Anche in termini di appetito grandi sono le differenze uomo/donna: si è osservato, per esempio, che, dopo un pasto equilibrato che soddisfa il fabbisogno energetico, nelle donne è minore il desiderio di mangiare ancora rispetto a quanto dichiarato dagli uomini, che avvertono subito più forte lo stimolo dell’appetito. Viceversa, le donne generalmente sanno meno controllarsi fuori pasto , specialmente di fronte a cibi particolarmente appetitosi e golosi.
C’è, poi, una fondamentale differenza nell’approccio al peso tra universo maschile e femminile: le donne sono più sensibili all’argomento, maggiormente preoccupate del loro peso e più determinate a tenerlo sotto controllo e a iniziare percorsi di dimagrimento quando si rendono necessari. Gli uomini, invece, sebbene più soggetti a problemi cardio-metabolici, se ne curano meno, con la grave conseguenza di aderire poi meno volentieri a percorsi di gestione e trattamento di sovrappeso e obesità, maggiormente appannaggio dell’universo femminile.
Abbiamo già detto che le donne sono più consapevoli del problema e spesso più motivate a intraprendere un percorso terapeutico contro sovrappeso e obesità che preveda un supporto multidisciplinare gestito in team da specialisti; gli uomini, invece, tendono a provare maggiormente da soli a gestire il loro peso. Ricordiamo che, secondo i risultati dello studio internazionale Action Io, le donne sono più ligie a seguire la terapia prescritta dallo specialista anche nel caso preveda l’assunzione di farmaci, ma allo stesso tempo tre donne su quattro recuperano peso sei mesi dopo averlo perso, mentre questo capita solo in un caso su due per gli uomini. Per entrambi, invece, ci vogliono in media 6 anni per riuscire a parlare serenamente della propria malattia con il medico, e solamente il 38% delle persone riceve, poi, una corretta diagnosi.
Se hai delle difficoltà nel perdere peso, non indugiare: rivolgiti a dei medici specialisti per un supporto.