Go to the page content

Perdere peso durante l’allattamento? Le raccomandazioni degli esperti

Le linee guida realizzate dalle società scientifiche sulla “Nutrizione in gravidanza e durante l’allattamento” sono precise e aiutano sia le donne in dolce attesa, sia quelle che hanno appena partorito a fornire a se stesse e al bambino allattato al seno tutti i nutrienti fondamentali per la salute. Con qualche utile indicazione anche su come non accumulare troppo peso.

4 min. tempo di lettura
donna-finestra-mani-sui-fianchi

Gravidanza e allattamento sono fasi della vita particolari per una donna, in cui le priorità di salute si concentrano necessariamente su se stesse e sulla vita che si porta in grembo o che si è appena data alla luce. Se, però, si vive una condizione di obesità, allora è bene cercare di avere un maggior controllo del peso sia nella fase gestazionale, sia in quella del post partum. 

Le linee guida sulla “Nutrizione in gravidanza e durante l’allattamento”

Di gestione del peso prima e durante la gravidanza abbiamo già parlato e alcuni consigli restano validi anche per il post partum e l’allattamento. Li ricaviamo, in particolare, dalle Raccomandazioni su “Nutrizione in gravidanza e durante l’allattamento,” pubblicate dalle principali associazioni scientifiche di riferimento.

Non è il momento di mettersi a dieta, ma neanche di eccedere

Le Raccomandazioni danno anche suggerimenti utili per non eccedere con i chili nella fase dell'allettamento, caratterizzata da diversi fattori che possono influire sulla gestione del peso, come, per esempio, la nuova condizione psicologica e le inevitabili fluttuazioni ormonali. Nelle raccomandazioni Larn (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energiasi evidenzia che dopo circa 10-15 giorni dal parto, la madre che allatta fornisce ogni giorno al neonato circa 500-600 g di latte, che in seguito possono aumentare fino a 800-900 g. Per produrre questa quantità di alimento essenziale allo sviluppo del bambino occorre una supplementazione calorica di circa 500 kcal al giorno, secondo i Larn, che, però, in donne con obesità potrà essere ridotta a 150-200 kcal quotidiane, per favorire l’utilizzazione delle scorte di grasso accumulato in gravidanza, come si legge nelle raccomandazioni su “Nutrizione in gravidanza e durante l’allattamento” redatte su mandato delle più rilevanti associazioni scientifiche del settore (Sigo -  Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia., Aogoi - Associazione degli Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani, Agui - Associazione Ginecologi Universitari Italiani). In ogni caso sarà opportuno parlarne con il proprio medico, così da avere indicazioni su misura per il nostro caso.

donna-guarda-in-alto

Ecco che, allora, pur non essendo il periodo di allattamento il migliore in cui imporsi come priorità una dieta stretta (esattamente come non lo è la gravidanza), si può comunque lavorare sulla gestione del peso, evitando di arrivare a un anno dal parto con troppi chili in eccesso. Nelle linee guida ci sono, infatti, indicazioni importanti sui macronutrienti di cui non privarsi in allattamento (proteine, lipidi e carboidrati) e sui micronutrienti essenziali (vitamine e minerali): per esempio, durante l’allattamento viene suggerito un introito maggiore di vitamina C, tiamina, riboflavina, niacina, vitamina B6, folati, vitamina B12 e A, un’assunzione di iodio di 290 mcg (microgrammi) al giorno, di zinco di 12 mg/die e di ferro pari a 11 mg al giorno. Nelle linee guida viene, però, anche detto che la “concentrazione dei nutrienti nel latte materno non appare significativamente dipendente dalle condizioni di malnutrizione o di eccesso nutrizionale della madre”. Quindi anche in condizione di obesità non c’è da preoccuparsi della qualità del latte che andremo a dare al nostro bambino, a patto di non privarci di quanto essenziale per garantire, attraverso questo alimento, la corretta crescita del piccolo e la salute della neomamma.

 

donna-guarda-in-alto

 

Nelle Raccomandazioni vengono anche incoraggiate un'adeguata idratazione nel corso della giornata e, anche in allattamento, una moderata, ma costante attività fisica quotidiana, immancabile alleata di salute per l’organismo.

Infine un consiglio: il peso non deve essere la prima preoccupazione per chi ha appena avuto un bambino, ma se entro 12-24 mesi dalla nascita si continuano ad avere troppi chili in più sulla bilancia rivolgersi allo specialista è una scelta salutare, perché perdere quanto accumulato in gravidanza e nel post partum, e che non si riesce a smaltire a distanza di mesi dal lieto evento, potrà garantire una vita maggiormente in salute, allontanando il rischio di incorrere in tutta una serie di patologie talvolta anche rischiose. Naturalmente non bisogna prendere iniziative da sole, ma rivolgersi sempre al proprio medico, allo specialista che ci ha in cura o al team multidisciplinare che gestisce con noi la patologia, per capire che percorso di dimagrimento intraprendere insieme.

Se sei preoccupata per il peso che potrai accumulare in gravidanza e in allattamento parlane con il medico specialista: saprà darti indicazioni su come mantenerti in salute in questi momenti unici della tua vita.

Per approfondire
  • Fondazione Confalonieri Ragonese, “Raccomandazioni: nutrizione in gravidanza e durante l’allattamento”, giugno 2018
  • Società italiana di nutrizione umana, “Larn, livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana”.

Articoli correlati