
Grasso viscerale: un rischio per la salute
Non tutto il grasso corporeo è ugualmente pericoloso per la salute. Il grasso a cui bisogna prestare maggiore attenzione è quello viscerale, localizzato a livello dell’addome.
Avviare una discussione su obesità e sovrappeso non è mai facile, anche se di fronte a noi abbiamo un medico esperto della materia. Ecco dieci domande, un elenco dei punti fondamentali per avviare un dialogo aperto e sincero con lo specialista, il primo passo sulla strada del trattamento di queste condizioni
Spesso chi soffre di obesità e sovrappeso pensa di poter gestire in maniera autonoma il suo problema. In realtà l’obesità è una malattia cronica che richiede una gestione condivisa con lo specialista. Iniziare con lui una conversazione sincera è il primo step verso una gestione consapevole della patologia: può aprire, infatti, la via a trattamenti e terapie magari poco note al paziente.
Pam Davies è un’infermiera bariatrica certificata e anche lei soffre di obesità. In base alla sua esperienza privata e professionale, suggerisce di porre al medico queste 10 domande per iniziare il percorso di conoscenza e di cura.
Lo sviluppo di un piano personalizzato richiede tempo. È necessario innanzitutto fissare un appuntamento che preveda del tempo da dedicare a una conversazione sulla persona, sulla sua storia, l’evoluzione temporale del peso e i desideri per il futuro.
Questa è una domanda importante, perché non esiste un unico approccio alla patologia che sia valido ed efficace per tutti: gli esami, le valutazioni e i trattamenti variano a seconda della persona, delle circostanze, della sua condizione di salute e dei trattamenti precedenti effettuati.
Non possiamo aspettarci che il nostro medico di medicina generale abbia un’esperienza specifica sull’argomento, ma possiamo aspettarci che sia consapevole di ciò che non conosce e di quando dovrebbe, pertanto, indirizzarci verso un medico specializzato nella gestione di obesità e sovrappeso. Soltanto lui saprà accompagnarci verso le terapie e i trattamenti più indicati per la risoluzione del nostro problema.
Un dietista abilitato e uno specialista esperto di salute comportamentale potranno proporre una serie di terapie diverse, a volte in combinazione tra loro. L’obiettivo è individuare i trattamenti che meglio di altri agiscono sulle cause dell’aumento di peso, come la biologia, la psicologia e il comportamento. Alcune opzioni possono includere un’alimentazione sana, una maggiore attività fisica, farmaci antiobesità o un intervento di chirurgia bariatrica. La situazione ideale vede una collaborazione attiva tra paziente, dietista abilitato e specialista esperto nella gestione di obesità e sovrappeso.
Porre questa domanda consente di fare luce su due aspetti: conoscere il tasso di successo dell’approccio adottato per il trattamento dell’obesità e scoprire se il medico monitora i suoi pazienti durante il percorso di cura. Questo è importante perché si auspica che un medico investa nel trattamento a lungo termine, anche se l’obesità resta una sfida impegnativa anche per lo specialista più preparato: un tasso di successo del 100% non è realistico.
Il medico dovrebbe aiutare a identificare obiettivi validi e realistici, ma è altrettanto importante avere supporto durante tutto il processo terapeutico. Il personale sanitario coinvolto nella gestione dell’obesità può essere diverso: dietologi, psicologi e fisioterapisti, per esempio. Tutti possono essere di aiuto, a seconda della situazione. Anche i gruppi di supporto locali e online rappresentano un’ottima soluzione per condividere esperienze e rimanere motivati.
Per evitare sorprese spiacevoli, è importante conoscere fin dall’inizio quale sarà l’impegno finanziario e segnalare al medico curante eventuali polizze assicurative o convenzioni: tante assicurazioni sanitarie private coprono, infatti, i costi della terapia dell’obesità, ma la corretta diagnosi medica è essenziale per ottenere la copertura assicurativa.
L’obesità è una malattia cronica complessa e per trattarla con successo serve un piano terapeutico personalizzato adatto alle esigenze specifiche del paziente. Questo piano deve prevedere obiettivi realistici, valutazioni regolari e un programma dettagliato da seguire con costanza e tenacia. A seconda dei progressi o delle difficoltà -nella lotta a obesità e sovrappeso nulla è facile- il piano terapeutico dovrebbe essere, poi, regolato o perfezionato, consapevoli che il medico ha a disposizione più di un approccio e più di uno strumento per raggiungere gli obiettivi desiderati.
Potrebbe sembrare una domanda troppo diretta, ma è importante sentirsi in buone mani. Per il paziente che sta iniziando questo impegnativo percorso è, infatti, fondamentale trovare uno specialista che sia realmente interessato e coinvolto, che mantenga un dialogo costante e condivida la responsabilità del suo successo.
L’obesità resta una sfida impegnativa anche per lo specialista più preparato: un tasso di successo del 100% non è realistico.
Gli appuntamenti con il medico servono a motivare e responsabilizzare il paziente e sono fondamentali per adeguare, lungo la via, il trattamento in base alle sue necessità.